“Ognuno ha bisogno di una tana in cui leccarsi le ferite: è un fondamentale diritto dell’uomo”. La rappresentazione del disagio esistenziale attraverso l’ambiente urbano nella raccolta di racconti Bologna d’autore a cura di Gabriella Kuruvilla
Ficheros
Identificadores
URI: http://hdl.handle.net/10835/8569
ISSN: 2340-9630
DOI: http://dx.doi.org/10.25115/raudem.v6i0.2406
ISSN: 2340-9630
DOI: http://dx.doi.org/10.25115/raudem.v6i0.2406
Compartir
Metadatos
Mostrar el registro completo del ítemAutor
Mihaljević, NikicaFecha
2018Resumen
Nel presente intervento l’obiettivo è, analizzando l’ambiente urbano in quattro racconti della raccolta Bologna d’autore (2016) curata da Gabriella Kuruvilla, esaminare ed approfondire la crisi d’identità dell’uomo contemporaneo. Nell’analisi si parte dall’ipotesi che lo spazio urbano influenzi e transformi l’identità dei protagonisti e viceversa, nonché determini i rapporti degli individui con l’ambiente circostante. Ci serviamo della metodologia proposta da Hana Wirth-Nesher in City Codes. Reading the Modern Urban Novel, in cui si distinguono quattro possibili tipi dell’ambiente urbano: quello "naturale", costruito, umano e verbale. Lo scopo è scoprire le interrelazioni tra l’individuo e l’ambiente urbano e le conseguenze di esse
Palabra/s clave
letteratura italiana contemporanea
ambiente urbano
elemento spaziale
crisi d’identità
disagio esistenziale